La morte di cinque anarchici calabresi
Nel 2001 fu Fabio Cuzzola, con Cinque anarchici del Sud, a riportare a galla la tragica storia della scomparsa, la notte del 26 settembre del 1970, di cinque anarchici calabresi (Aricò, Borth, Casile, Scordo e Lo Celso). Sulla tragedia ritorna adesso Nicoletta Orlandi Posti, che con "Il sangue politico (Editori Riuniti, 288 pagine, € 16,90, prefaz. Erri De Luca) ricostruisce la controinchiesta che questi ragazzi fecero sulla rivolta di Reggio Calabria, sui legami tra ’ndrangheta, neofascisti, servizi segreti e fascisti greci, e sulle vere cause del deragliamento del treno Freccia del Sud. Quella notte i cinque anarchici erano diretti a Roma, dove avrebbero dovuto consegnare i risultati dell’inchiesta, ma all’altezza di Ferentino un camion –di proprietà di Junio Valerio Borghese – li travolse causandone l’atroce e misteriosa morte.per leggere l'articolo completo di Andrea Di Consoli clicca qui
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