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Prefazione di Erri De Luca

Altro che santo, ecco chi era il commissario Calabresi

Pasquale Valitutti è l'unico testimone vivente della tragica notte tra il 15 ed il 16 dicembre quando, dopo ore estenuanti di attesa, seduto dietro la porta dell'ufficio del commissario Calabresi, aspettava che Pinelli uscisse dalla stanza per essere interrogato.  "Saranno state le 11 e mezzo, grosso modo, in quella stanza succede qualcosa che io ho sempre descritto nel modo più oggettivo, più serio, scrupoloso, dei rumori, un trambusto, come una rissa, come se si rovesciassero dei mobili, delle sedie, delle voci concitate", racconta commosso ancora oggi. Il racconto che fa Pasquale Valitutti di quella sera è sempre lo stesso da 40 anni, non è mai cambiato di una virgola: Calabresi era in quella stanza quando Pinelli si gettò dalla finestra. "Il compagno Giuseppe Pinelli è stato materialmente assassinato dai signori: Calabresi, Lograno, Panessa, Muccilli, Mainardi e Caracuta su mandato degli alti vertici di polizia e governo", ripete Lello. Se qualcuno si sente calunniato sporga denuncia e ci si dia la possibilità di un nuovo processo. Io continuo a chiedere giustizia e verità per il nostro compagno Giuseppe Pinelli. Si aprano gli armadi, si rimuova il segreto di Stato sulle stragi e si dica la verità su tutto quel periodo".